giovedì 30 giugno 2011

In equilibrio su un apostrofo



Quando la conobbi,
mi distesi sulla parola amore.
Dalla A mi accorsi
quant’era importante.
Disteso,
con le mani incrociate sotto la nuca,
una pagliuzza tra le labbra,
ne osservavo l’altezza.
Morbide erano
le lettere che mi accoglievano,
ma stufo mi alzai
e guardai oltre la prima.
Salito che fui
feci un passo,
per anni sono rimasto
in equilibrio su un apostrofo
allora ho visto una L.
Ci salto sopra, davvero comprendo,
quanto fosse importante,
era L’Amore, adesso lo so.
Guardo lontano,
m’accorgo che la parola
è più lunga
e cerco il perché.
Mi sporgo, ora lo vedo
sono infinite,
le E.

martedì 28 giugno 2011

Inizi e ricordi


Chiudo il tramonto,
ogni sera, in una scatola.
Così faccio,
ogni mattina,
dell’alba.
Una scatola di legno
con una chiave,
che da sotto il nichel,
il continuo uso,
fa spuntare l’ottone.
Una chiave,
che come un plettro,
trova sempre nuove note,
sulle corde del mattino e
della sera.

martedì 7 giugno 2011