giovedì 28 marzo 2024

Ilaria, sei un esempio di forza

 C'era una volta un gruppo di persone che vestiva di nero e decorava la propria divisa con inquietanti teschi.
Imponevano  una legge fatta di violenza e mancanza di libertà che nasceva dal desiderio che tutti pensassero come voleva il capo per meglio controllare chiunque. Chi non era daccordo veniva privato del lavoro, della casa, delle persone care e delle libertà più semplici con pestaggi, arresti arbitrari e tortura.
Un medoto semplice per individuare chi non era daccordo era utilzzare la delazione e  diventare veri artisti della dissimulazione.
Hanno poi scatenato una guerra mondiale terrorizzando persone dai paesi scandinavi all'Africa.
Picchiavano vecchietti e bambini con la medesima facilità del bere un bicchiere d'acqua.
L'intera umanità ha avuto, nella sua storia, pochi esempi di disumanità analoga alla loro.
Però,  in Ungheria, ogni anno si incontrano gruppi di persone provenienti da tutta Europa per ricordare quegli aguzzini come un esempio da emulare sfilando con gesti e oggetti simbolici carichi di violenza, con tatuaggi e abbigliamento vorrebbero sembrare dei veri duri ai quali affidare le sorti della politica mondiale.
Però?
Però  è arrivata Ilaria Salis e si sono cagati sotto. L'hanno denunciata per aggressione. La stanno processando proprio nel paese che ospita le loro manifestazioni perché quel governo è fatto da persone altrettanto dure e violente.
La portano in tribunale incatenata come King Kong per paura che scappando li possa prendere a sganassoni?
Poverini.
Vai Ilaria, vorrei avere il tuo coraggio e la tua forza.