domenica 1 luglio 2018

L’incavo del tuo fianco



Da una parte scendo, 
dove il tepore scioglierebbe la neve più fredda, 
per farla correre fino al fianco del ginocchio dove, 
su una gambetta di bimba rimase dolce cicatrice, 
racconta di te; per burla o disattenzione, 
rimase per me.
Dall’altra scendo, 
verso il ventre che mi ha donato ciò che di più bello ho,
con te mi ha insegnato a lasciar andare per amore, 
per quella carne la cosa più difficile.
Ti guardo, nella prima luce, 
ora dormi, 
vedo l’incavo del tuo fianco, 
niente di più bello.
Risalgo la schiena attraverso stretti boccoli 
che cerco altrove quando ti ho al fianco e quando non ci sei,  
così ti vedo anche se non davanti a me.
Ti giri in un sorriso, mi offri le più belle sopracciglia.
Sei sveglia?
E tu?
Da quando sei con me, sempre.