giovedì 28 marzo 2024

Ilaria, sei un esempio di forza

 C'era una volta un gruppo di persone che vestiva di nero e decorava la propria divisa con inquietanti teschi.
Imponevano  una legge fatta di violenza e mancanza di libertà che nasceva dal desiderio che tutti pensassero come voleva il capo per meglio controllare chiunque. Chi non era daccordo veniva privato del lavoro, della casa, delle persone care e delle libertà più semplici con pestaggi, arresti arbitrari e tortura.
Un medoto semplice per individuare chi non era daccordo era utilzzare la delazione e  diventare veri artisti della dissimulazione.
Hanno poi scatenato una guerra mondiale terrorizzando persone dai paesi scandinavi all'Africa.
Picchiavano vecchietti e bambini con la medesima facilità del bere un bicchiere d'acqua.
L'intera umanità ha avuto, nella sua storia, pochi esempi di disumanità analoga alla loro.
Però,  in Ungheria, ogni anno si incontrano gruppi di persone provenienti da tutta Europa per ricordare quegli aguzzini come un esempio da emulare sfilando con gesti e oggetti simbolici carichi di violenza, con tatuaggi e abbigliamento vorrebbero sembrare dei veri duri ai quali affidare le sorti della politica mondiale.
Però?
Però  è arrivata Ilaria Salis e si sono cagati sotto. L'hanno denunciata per aggressione. La stanno processando proprio nel paese che ospita le loro manifestazioni perché quel governo è fatto da persone altrettanto dure e violente.
La portano in tribunale incatenata come King Kong per paura che scappando li possa prendere a sganassoni?
Poverini.
Vai Ilaria, vorrei avere il tuo coraggio e la tua forza.


martedì 13 febbraio 2024

Soldi


Qualsiasi nazione prendiamo in considerazione ha problematiche riguardanti i soldi necessari a far funzionare al meglio sanità,  scuole, trasporti.
Non conosco nessuna nazione che abbia una sanità perfettamente funzionante e totalmente gratuita. Nessuna ha trasporti perfettamente funzionanti e totalmente gratuiti.  Nemmeno nazioni con scuole perfettamente funzionanti e totalmente gratuite rientrano tra quelle che conosco.
Così è per l'Italia, la Germania, la Francia, gli Stati Uniti, ad esempio. Così è anche per la Russia, per l'Ucraina, per Israele.
Allora mi chiedo: da dove escono tutti i milioni di Euro per far esplodere bombe e proiettili. Decine di migliaia di Euro per un singolo missile, però se devo fare un'indagine per anticipare i danni determinati da un tumore, la lista di attesa può essere lunga un anno; se mio figlio deve andare all'università deve pagare migliaia di Euro; per andare a lavorare devo pagare i carburanti sempre più.
Ma sono io ad essere scemo, ovviamente.

Maxtraetto

13 febbraio 2024
 

domenica 10 dicembre 2023

mercoledì 8 novembre 2023

Poesia di baci in bicicletta

 

Mi alzo e faccio colazione con Silvy mentre fuori i gatti miagolano, vogliono entrare per far colazione anche loro.
Entrando miagolano di nuovo, poco: salutano. A volte miagolano un po' di più,  magari ci rimproverano perché ci abbiamo messo troppo ad aprire, oppure,  ci stanno raccontando la loro notte: brutto tempo; nuovi a mici; forse qualche umano stava male o ha fatto qualcosa di insolito, per i gatti, ovviamente (frequentano anche altri balconi).
Mi vesto, bacetti, esco, prendo la bicicletta e mi avvicino al cancelletto, ho dimenticato di aprirlo, mi giro e Silvy già lo sta facendo per me: a chella capa!
Esco, richiudo il cancelletto e inforco la bici,  altro saluto e mi dirigo in stazione a prendere il treno sul quale porterò la dueruote, a destinazione mi servirà per raggiungere il posto di lavoro.
Aoh! Per me tutto ciò è... poesia.

(Nella fotografia il macchiato Fumè e la chiara Nenè)

sabato 5 agosto 2023

Immobile movimento

Una bombetta nera alzate sulla fronte, calata sulla nuca.Il volto cosparso da un bianco coprente; il rosso copre sottili labbra, alzandone gli angoli e, con un dischetto, la punta del naso.
La maglia è a righe sottili, orizzontali, bianche e rosse.
Il pantalone è nero, le mani son bianche di guanti, i piedi son neri di scarpe.
Il mimo allunga una mano, lento,  sopra un tavolo che non c'è, coglie, tra il pollice e l'indice un fiore da un vaso che non c'è.  Lo scuote leggermente per farlo gocciolare, tra lo stupito e il sofferente fa capire che si è punto: è una rosa che non c'è.
Porta la mano sotto al volto che si abbassa infilando il naso in una corolla che non c'è.
Enfatizzando, inspira a lungo e si bea di un aroma che non c'è,  alzando la testa, con calma, come se, ad occhi chiusi mirasse la cima di un albero e, si blocca, fermo per un tempo che pare infinito, diventa Fotografia.
Nel suo immobile movimento.

(Fotografia gentilmente concessa da Roberto Esposito, mimo e simpatica persona)

 

domenica 25 giugno 2023

lunedì 12 giugno 2023

Il panda e la zebra



Un panda e una zebra, sotto ad un melograno in fiore (bello il colore dei fiori di melograno, forse il mio preferito), si incontrano dopo che il panda ha dovuto scansare una panchina ostile. Può lasciare la panchina libera? Chiede il panda alla vecchina. (ma quale vecchina, era una stronza). Le panchine libere, in verità erano molte  visto però che il Van Gogh di Lego già stava lì, quella vecchina poteva andare a posare il culo su un'altra panchina. (azz! Un'altra volta 'sta vecchina, era una stronzaaa).  Anche di melograni ce n'erano tanti  quello era solamente il più vicino alla panchina dei Lego e della vecchina. (solamente dei Lego  dai  che è meglio). Comunque si parla di piazza Bologna a Roma, forse l'unico apostrofo verde in città prima di un importante bacio. Il panda, o la panda (è uguale anche se, però, la panda va a benzina, almeno, la mia va a benzina) dicevo, illa panda doveva regalare il quadrodivangoghfattocollego alla zebra. Io guardavo alla zebra come se la zebra e il panda fossero dietro al vetro di una doccia prima che gli si passi il tira acqua perché a furia di vedere la zebra piangere dalla commozione io commongevo dalla piangiazione. La mia nipotina si sposa (masonovestitadazebraaaa) con la persona bella e giusta vestita da panda che le ha regalato, insieme all'anello, un quadrodivangoghfattocollego. La mia nipotina ha fatto il tratto da dove stava fino a piazza bologna a piedi con l'automobile, non è che l'automobile non funzionasse e la stava spingendo, il fatto è che l'automobile ce l'aveva all'anulare destro, ma questa è un'altra storia e, tra l'altro, non la conosco. Bella giornata, se un giorno non la ricorderò,  leggetemi queste righe, forse qualcosa mi verrà alla mente.