martedì 13 febbraio 2024

Soldi


Qualsiasi nazione prendiamo in considerazione ha problematiche riguardanti i soldi necessari a far funzionare al meglio sanità,  scuole, trasporti.
Non conosco nessuna nazione che abbia una sanità perfettamente funzionante e totalmente gratuita. Nessuna ha trasporti perfettamente funzionanti e totalmente gratuiti.  Nemmeno nazioni con scuole perfettamente funzionanti e totalmente gratuite rientrano tra quelle che conosco.
Così è per l'Italia, la Germania, la Francia, gli Stati Uniti, ad esempio. Così è anche per la Russia, per l'Ucraina, per Israele.
Allora mi chiedo: da dove escono tutti i milioni di Euro per far esplodere bombe e proiettili. Decine di migliaia di Euro per un singolo missile, però se devo fare un'indagine per anticipare i danni determinati da un tumore, la lista di attesa può essere lunga un anno; se mio figlio deve andare all'università deve pagare migliaia di Euro; per andare a lavorare devo pagare i carburanti sempre più.
Ma sono io ad essere scemo, ovviamente.

Maxtraetto

13 febbraio 2024
 

domenica 10 dicembre 2023

mercoledì 8 novembre 2023

Poesia di baci in bicicletta

 

Mi alzo e faccio colazione con Silvy mentre fuori i gatti miagolano, vogliono entrare per far colazione anche loro.
Entrando miagolano di nuovo, poco: salutano. A volte miagolano un po' di più,  magari ci rimproverano perché ci abbiamo messo troppo ad aprire, oppure,  ci stanno raccontando la loro notte: brutto tempo; nuovi a mici; forse qualche umano stava male o ha fatto qualcosa di insolito, per i gatti, ovviamente (frequentano anche altri balconi).
Mi vesto, bacetti, esco, prendo la bicicletta e mi avvicino al cancelletto, ho dimenticato di aprirlo, mi giro e Silvy già lo sta facendo per me: a chella capa!
Esco, richiudo il cancelletto e inforco la bici,  altro saluto e mi dirigo in stazione a prendere il treno sul quale porterò la dueruote, a destinazione mi servirà per raggiungere il posto di lavoro.
Aoh! Per me tutto ciò è... poesia.

(Nella fotografia il macchiato Fumè e la chiara Nenè)

sabato 5 agosto 2023

Immobile movimento

Una bombetta nera alzate sulla fronte, calata sulla nuca.Il volto cosparso da un bianco coprente; il rosso copre sottili labbra, alzandone gli angoli e, con un dischetto, la punta del naso.
La maglia è a righe sottili, orizzontali, bianche e rosse.
Il pantalone è nero, le mani son bianche di guanti, i piedi son neri di scarpe.
Il mimo allunga una mano, lento,  sopra un tavolo che non c'è, coglie, tra il pollice e l'indice un fiore da un vaso che non c'è.  Lo scuote leggermente per farlo gocciolare, tra lo stupito e il sofferente fa capire che si è punto: è una rosa che non c'è.
Porta la mano sotto al volto che si abbassa infilando il naso in una corolla che non c'è.
Enfatizzando, inspira a lungo e si bea di un aroma che non c'è,  alzando la testa, con calma, come se, ad occhi chiusi mirasse la cima di un albero e, si blocca, fermo per un tempo che pare infinito, diventa Fotografia.
Nel suo immobile movimento.

(Fotografia gentilmente concessa da Roberto Esposito, mimo e simpatica persona)

 

domenica 25 giugno 2023

lunedì 12 giugno 2023

Il panda e la zebra



Un panda e una zebra, sotto ad un melograno in fiore (bello il colore dei fiori di melograno, forse il mio preferito), si incontrano dopo che il panda ha dovuto scansare una panchina ostile. Può lasciare la panchina libera? Chiede il panda alla vecchina. (ma quale vecchina, era una stronza). Le panchine libere, in verità erano molte  visto però che il Van Gogh di Lego già stava lì, quella vecchina poteva andare a posare il culo su un'altra panchina. (azz! Un'altra volta 'sta vecchina, era una stronzaaa).  Anche di melograni ce n'erano tanti  quello era solamente il più vicino alla panchina dei Lego e della vecchina. (solamente dei Lego  dai  che è meglio). Comunque si parla di piazza Bologna a Roma, forse l'unico apostrofo verde in città prima di un importante bacio. Il panda, o la panda (è uguale anche se, però, la panda va a benzina, almeno, la mia va a benzina) dicevo, illa panda doveva regalare il quadrodivangoghfattocollego alla zebra. Io guardavo alla zebra come se la zebra e il panda fossero dietro al vetro di una doccia prima che gli si passi il tira acqua perché a furia di vedere la zebra piangere dalla commozione io commongevo dalla piangiazione. La mia nipotina si sposa (masonovestitadazebraaaa) con la persona bella e giusta vestita da panda che le ha regalato, insieme all'anello, un quadrodivangoghfattocollego. La mia nipotina ha fatto il tratto da dove stava fino a piazza bologna a piedi con l'automobile, non è che l'automobile non funzionasse e la stava spingendo, il fatto è che l'automobile ce l'aveva all'anulare destro, ma questa è un'altra storia e, tra l'altro, non la conosco. Bella giornata, se un giorno non la ricorderò,  leggetemi queste righe, forse qualcosa mi verrà alla mente.

venerdì 14 maggio 2021

Ah! Vittorio... Vittorio...


È nato prima il concetto di ipocrisia oppure è nata prima la parola ipocrisia?

Non  lo so ma Vittorio Arrigoni ne espresse il significato in un modo superlativo, in un modo che ci include, tutti,  definitivamente.

A quante cose dovrei rinunciare per protestare in modo significativo.

I miei affetti, il mio lavoro, il mio tempo libero verrebbero sopraffatti da una semplice azione, quella di andare davanti ad un palazzo importante e, come fecero alcuni bonzi, anni fa, darmi fuoco.

Ecco, ora posso incominciare ad essere ipocrita e tirar fuori tutte le motivazioni utili a dire che sarebbe un gesto inutile e, chiunque legga queste poche righe, prima di arrivare a questo punto, ne ha già pensate un paio almeno.

In questi giorni, su radio tre, durante una trasmissioni che seguo da più di trent'anni,  il conduttore (che settimanalmente cambia pescato dalle più disparate redazioni di giornale) era molto equilibrato, pur comprendendo agevolmente che non era della mia parte politica, mi piaceva ascoltarlo. È bello non sentirsi dare sempre ragione, allunga pensieri altrimenti sorretti frettolosamente.

Poi, dah-dan!

Eh! Però da entrambe le parti di stanno compiendo atti criminali quindi non è giusto dire che i palestinesi siano sempre e solamente delle vittime. 

Non sono le parole esatte utilizzate dal giornalista ma danno il senso al suo pensiero dopo che un ascoltatore ha manifestato il suo sdegno per quello che gli israeliani stanno compiendo a Gaza.

Ma come cazzo si fa a comparare le due manifestazioni di violenza?

Si, è vero, entrambi si stanno comportando violentemente ma non ci si può fermare qui, non si può essere tifosi in questo caso.

Non è che i palestinesi stiano occupando case e territori israeliani. Non è che i palestinesi stiano costruendo muri includendo dalla propria parte fonti di acque altrimenti israeliane. Non è che i palestinesi siano democraticamente rappresentati nel governo israeliano.

Qui i terroristi non sono i palestinesi, bensì gli israeliani, che attaccano chi vuole difendere la propria casa e fra queste persone vi sono sia musulmani che ebrei, persone che presidiano zone ambite dai coloni  quindi sanno che, prima o poi, succederà qualcosa di brutto a chi le abita.
Non sono capace di partire e andare a mettermi di fronte ad un bulldozer come fece Vittorio Arrigoni e le lacrime che mi scendono pensando ad un padre palestinese e alla lotta di Vittorio Arrigoni affinché quel padre avesse voce, forse sono ipocrite, ma sono bagnate, veramente bagnate e salate ma, io sono scemo.



"Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola" mi dice Jamal, chirurgo dell'ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. "Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l'ultimo miagolio soffocato". Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua "Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell'opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste..." il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. "Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l'ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati  più tutelati.

Vittorio Arrigoni