lunedì 29 agosto 2016

All'anagrafe


- Buongiorno, mi scusi signor impiegato dell'anagrafe comunale, ho da poco richiesto il cambio di residenza da Minturno a Scauri. Volevo sapere se tutto è a posto.

- Cognome?


- Penitenti.


Il signor impiegato dell'anagrafe comunale consulta l'elettrodomestico (come dice l'amico Pasquale).


- Si, tutto a posto. Risponde il signor impiegato dell'anagrafe comunale 


- Mi scusi signor impiegato dell'anagrafe comunale, sono venuto anche per chiedere se per fare il passaporto e necessario un certificato di residenza o è sufficiente la carta d'identità nonostante riporti l'indirizzo dell'abitazione dove abitavo precedentemente?

- Lo dice la parola stessa: identità. Risponde il signor impiegato dell'anagrafe comunale. Quindi, la sua identità, è specificata nella carta d'identità.


Riflessione: 
Il sarcasmo da lei adottato, signor impiegato dell'anagrafe comunale, mette in risalto una sua inenarrabile superiorità culturale ed intellettiva quindi, caro signor impiegato dell'anagrafe comunale, perché si accanisce su di me che, essendo un semplice e meschino cittadino potrei restarci un tantino male? 
E poi, questa sua inenarrabile superiorità culturale e intellettiva le ha permesso di occupare il posto e l'importante ruolo di signor impiegato dell'anagrafe comunale. Se avessi avuto io questa inenarrabile superiorità culturale e intellettuale, forse, ribadisco, forse, il ruolo di signor impiegato dell'anagrafe comunale, l'avrei ricoperto io.
Ma sono un semplice tipografo, quindi, mi scusi, signor impiegato dell'anagrafe comunale.

1 commento:

  1. Che ganzo che sei!!!!! altro che il signorimpiegatodellanagrafecomunale!!!!!!

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