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“Visioni Corte” è una manifestazione giovane quindi non ha
ancora attecchito nell’attenzione dei minturnesi; comprendo che qui si vive
nell’immobilismo totale e quando qualcosa si muove non ci si crede, bisogna
sapere, però, che chi si propone di partecipare a questa kermesse, rinuncia a piazze prestigiose per
portare la propria opera a Minturno e non per puro caso.
400 corti giunti da tutto il mondo, anche da dove non è
semplice inviarli, figuriamoci girarli.
50 li ho visti nell’arco dei cinque giorni di proiezioni
serali.
Alcuni con temi così toccanti da scuotere in modo incontrollabile
la sensibilità di alcune persone.
“Serena” propone un tema che sta coinvolgendo sempre più famiglie, la violenza sulla donna: ben fatto e con una recitazione
perfetta, anche da parte dell’attore che interpreta il personaggio più
violento, alla fine della visione, così come piangi la violenza su Serena, odi
lui e la sua gratuita voglia di possedere i corpi e le menti, della vittima e
di coloro che con lui fanno branco.
“I am Sami” termina con il breve discorso di un bimbo, Sami appunto, un po’
come fece Chaplin ne ”Il grande dittatore”, un discorso che Sami registra su un
dvd per un “american soldier” che mi fa sentire una merda per il solo fatto di
essere un adulto.
“Shades of gray” un meraviglioso disegno/cartone animato,
magistralmente realizzato, che ci
illustra una storia in bianco e nero ambientata a San Pietroburgo dove
due bimbi si trovano alla stazione e dove, dopo vent’anni, si incontrano nuovamente; amo e
seguo il fumetto e l’animazione da sempre e un lavoro così bello non l’ho mai visto
e, credo, difficilmente avrò ancora l’opportunità di vederlo.
Otto diverse categorie vinte da altrettanti video, solo perché qualcuno deve vincere, tutti gli altri, a mio parere, secondi ex aequo
Non posso parlare di tutti i film che ho visto sarebbe necessario
scrivere un libro: posso però sperare che questa manifestazione raccolga una
seria attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Minturno? Scongiurando, così, la possibilità che gli
organizzatori portino altrove un format che sta acquisendo rilevanza
internazionale nonostante i soli tre anni di esistenza?
Minturno è il paese che ho eletto per porvi le radici e
sapere che vi sono persone come Giuseppe e Gisella mi da un po’ di speranza per
un futuro costruttivo, ma non li si può lasciare soli in un’avventura che ha
tutti i presupposti per crescere molto, sia per il bene degli appassionati di
cinema che per tutti i minturnesi ma molto dispendiosa, anche economicamente.
Cari Giuseppe e Gisella, resistete e, per quello che posso,
sarò a disposizione per la prossima edizione ma non portate via “Visioni Corte”.
Stiamo costituendo un nuovo gruppo interassociativo, "TerrAnima", a Minturno e durante l'incontro di sabato 18 ottobre 2014, io, Silvana e Italo Di Nora, solidali a Giuseppe e Gisella, abbiamo esposto lo striscione qui sotto e le motivazioni che ci hanno spinto a realizzarlo.
Massimo Penitenti - 20 ottobre 2014
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