Un cow-boy sotto ad un patio fuori dal saloon, sta con un
piede a terra, l’altro, con lo sperone ben in vista è appoggiato, come la
schiena, alla parete. La falda anteriore del largo cappello è calata sul naso e
da sotto sporge una sigaretta appesa precariamente al labbro inferiore.
Il pollice sinistro mantiene una pesantissima mano stando
infilato nel cinturone della sua scintillante colt, mentre con la mano destra,
facendo schioccare le dita, fa roteare per aria una leggiadra moneta.
Una scena vista migliaia di volte nei fumetti e nei film che
riporta al dolce far nulla, al riposo.
Ora sostituiamo quella moneta con un tombino di ghisa dal
diametro di sessanta centimetri e dallo spessore di otto.
Se fossi io quel cow-boy sarei sotto a quel patio alle prese
con il tombino.
Sarebbe comica questa scena se non volesse rappresentare il
mio stato d’animo dopo aver appreso del sequestro e conseguente chiusura di un
tratto della millenaria via Appia.
Misi, tempo fa, in parole alcuni miei pensieri clicca qui
che riguardavano l’abbattimento di meravigliosi pini che costeggiavano l’antica strada, effettuato
per lasciare spazio al cantiere che doveva migliorarne la percorrenza
attenuando l’angolazione di una doppia curva che costringeva gli automobilisti
a rallentare, facendogli così perdere secondi preziosi.
Siccome l’abbattimento continuava, scrissi una lettera
aperta all’ANAS chiedendo che si ponesse termine a quello scempio. clicca qui Tra i commenti ho trascritto la risposta giunta dall’ente che si
occupa, appunto, di strade, nella quale sono inseriti rammarico e spiegazioni.
Il rammarico era dovuto ad un suo partecipato dolore per
l’inevitabile serie di abbattimenti; le spiegazioni rimandano ad un già troppo
ritardato inseguire i più moderni standard di percorrenza stradale dettati da
uno sfrenato amore per gli automobilisti che nel viaggiare, loro malgrado,
conducono vetture che dalla loro uscita dalle catene di montaggio si sentono
attratte proprio da quei pini, mettendo a repentaglio la vita dei propri
guidatori e dei loro passeggeri.
Dopo la seconda lettera, sicuramente per una coincidenza,
l’abbattimento ha termine e gli alberi superstiti vengono messi nella
condizione di non essere più facilmente raggiungibili dalle incaute automobili
adottando l’ausilio di enormi guard-rail
Mi domando: se gli alberi erano troppo vicini alla
carreggiata, tanto da essere facilmente presi di mira da suicide automobili, un
guard-rail ancora più accostato al ciglio della strada, soprattutto nella sua
estremità iniziale, non è un cicinin più pericoloso?
Boh!
Ecco dove la gaia moneta roteante all’ombra del patio,
diventa un tombino di cinquanta chili e più.
Nell’effettuare i lavori per la preparazione della
superficie dove sarebbe poi stato steso l’asfalto, invece di usare solamente i
soliti sassi, ghiaia e sabbia, sembra che siano stati utilizzate materie che
per legge erano destinate ad un più costoso, ma di certo più sicuro,
smaltimento.
Quel tratto di strada, dopo alcune denunce, è stato chiuso
dalla Procura della Repubblica di competenza; si deve appurare la natura di questi materiali per verificare se queste
denunce hanno un fondamento, quindi, per adesso, gli automobilisti sono
costretti a percorrere le due vecchie, rallentanti curve.
Dopotutto, l’ente gestore, deve guardare alla sicurezza
degli autoviaggianti che, in quanto tali, ricevono sicuramente più nocumento
dagli invadenti pini che da eventuali sostanze nocive celate sotto l’asfalto,
sostanze delle quali non hanno la benché minima percezione isolati come sono
nelle loro ruotomunite scatolette.
Peccato che molti di quegli automobilisti bevano l’acqua
proveniente da falde che sono potenzialmente contaminate dall’eliminazione di
scomode curve; si può mai rinunciare a tutti quei secondi risparmiati correndo
più in sicurezza sulla fascia catramosa?
Che importa se quei secondi verranno spesi poi per
ingurgitare medicinali.
Appia direzione Roma
Appia direzione Capua
Max 15 maggio 2013
Il momdo si è capovolto e, come l'illegalità è diventata l'unica forma di legalità, il dio denato è diventato l'unico metro di misura delle cose e non più il reale benessere e la salute dell'uomo
RispondiEliminanews sul sequestro:
RispondiEliminahttp://www.h24notizie.com/news/2013/05/17/sono-tossici-i-rifiuti-sotto-lappia-vicino-alla-centrale-del-garigliano/