Sto arando la scia di sole che da Gaeta viene verso di me, con lo sguardo, con lo stesso sguardo, aro la folla.
La mano di amici esperti dovrà guidare la mia a seminare di canzoni e poesie quei solchi.
Solchi profondi, fino ai cuori, pronti a festeggiare per un nonnulla ma a volte indifferenti a
sofferenze anche molto evidenti.
Impazza il new age, si parte per l’India alla ricerca di se, di un io che vede o cerca di vedere,
in quei luoghi, il nirvana e non vede i volti al vetriolo.
Si favoleggia su campanelli alle caviglie e non si racconta abbastanza sui rifiuti della natura
che sono le figlie femmine.
Facciamo di tutto noi, ci inventiamo di sana pianta ciò che ci dovrà piacere domani e domani
sarà pronto e ci piacerà.
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