lunedì 30 settembre 2024

Un sasso tondo

Corro su un prato, in salita
salgo su un sasso tondo, bianco
mi siedo sui talloni e
sogno.


Parole scaturite leggendo uno straordinario e meraviglioso pensiero trovato su "Grammamanti" di Vera Gheno.

Il passaggio dalla negazione dell'ingiustizia  al riconoscimento dell'ingiustizia  è un processo irreversibile.
I vostri occhi hanno visto  quello  che hanno visto. Una volta che avete assistito  all'ingiustizia, non potrete mai più,  in buona fede, negare l'oppressione  e difendere l'oppressore. Ciò che un tempo poteva essere lealtà adesso significa tradimento.  Da ora in poi, se non opponete resistenza, siete collusi.
Ma c'è un territorio a metà  tra la difesa e l'attacco,  un territorio di resistenza flessibile,  uno spazio aperto al cambiamento.  Non è un luogo  facile da trovare  o da abitare.
Per me l'importante  non è offrire  una specifica speranza  di miglioramento,  bensì  - mostrando  una realtà alternativa  ipotetica e plausibile  - liberare la mia  mente,  e quindi quella dei lettori, dalla pigra e pavida abitudine a pensare che il modo in cui viviamo ora  sia l'unico possibile.  È questa inerzia che consente  alle istituzioni  basate sull'ingiustizia di prosperare senza mai essere prese in discussione.