Mi alzo e faccio colazione con Silvy mentre fuori i gatti miagolano, vogliono entrare per far colazione anche loro.
Entrando miagolano di nuovo, poco: salutano. A volte miagolano un po' di più, magari ci rimproverano perché ci abbiamo messo troppo ad aprire, oppure, ci stanno raccontando la loro notte: brutto tempo; nuovi a mici; forse qualche umano stava male o ha fatto qualcosa di insolito, per i gatti, ovviamente (frequentano anche altri balconi).
Mi vesto, bacetti, esco, prendo la bicicletta e mi avvicino al cancelletto, ho dimenticato di aprirlo, mi giro e Silvy già lo sta facendo per me: a chella capa!
Esco, richiudo il cancelletto e inforco la bici, altro saluto e mi dirigo in stazione a prendere il treno sul quale porterò la dueruote, a destinazione mi servirà per raggiungere il posto di lavoro.
Aoh! Per me tutto ciò è... poesia.
(Nella fotografia il macchiato Fumè e la chiara Nenè)