Tempo che si curva intorno a noi se vogliamo ma che quasi sempre ci trascina altrove.
Dopo aver letto "Equinozio di primavera" è nato in me un pensiero che cerco di tradurre così:
Ognuno di noi vede il mondo che lo circonda ma solo ogni
tanto lo guarda.
Quando lo fa non può che farlo attraverso la cannucce di cui
si dota con la propria conoscenza, cannucce corte e lunghe.
Si può scegliere se concentrare lo sguardo lontano, vicino o
nelle infinite distanze tra lontano e vicino.
Solo il caso pone tra le mani la cannuccia, della lunghezza
che vuole, aumentando o diminuendo l'ampiezza del nostro campo visivo a seconda della sua
lunghezza.
Solo il caso fa coincidere le direzioni di due cannucce; più
spesso si possono osservare cannucce orientate in infinite altre direzioni con
sguardi puntati in infinite altre profondità.
Magia è l’incrociarsi delle due cannucce e magia è che entrambi
gli sguardo siano puntati sul fondo dell’altra.
Magia è che gli sguardi ricadano con reciproco interesse
sulle persone che possiedono proprio quelle due cannucce.
Come può l’età, il sesso, o qualsiasi altra differenza tra
le persone contrastare questa magia quando, forse, sono proprio l’età, il sesso
e tutte le altre differenze a catalizzare quella magia proprio in quel preciso
istante?
Grazie a Pino
A Scauri di Minturno venerdì 29 agosto 2014 alle ore 20,45 Giuseppe De Renzi presenterà questo libro in occasione della XVIII Edizione di "SCAURITANUM"
presso DarsenaFlyng Baia di Monte d'Oro